Resoconto Adunanza CUN del 29/30 Aprile 2014

a cura del Comitato d’area 13 (Francesco Favotto, Alessandra Petrucci, Marco Valente)

 

Di seguito riportiamo la sintesi dell’audizione della Ministro Stefania Giannini e riferiamo delle attività in corso di potenziale interesse. Alcune questioni di scarsa pertinenza dell’area 13 sono ignorate (ad es. specializzandi di medicina).

Audizione

L’audizione si è svolta in un clima molto costruttivo ed informale, con domande cui la Ministro ha risposto con qualche celerità a causa di impegni parlamentari (è durata circa 1,5 ore). Insieme alla Ministro erano presenti il capo dipartimento Marco Mancini e il capo di gabinetto Alessandro Fusacchia. Data la parziale sovrapposizione di molte domande si è tornati diverse volte sugli stessi punti, quindi riferiamo per argomenti piuttosto che seguire l’ordine cronologico. Ricordiamo che le linee programmatiche della Ministra si trovano qui.

ASN

La Ministro è stata estremamente critica dell’attuale procedura, preoccupata in particolar modo dei 1000+ ricorsi presentati (e, aggiungiamo, relativamente frequenti accoglimenti, se pur di rilevanza individuale, finora). Sostiene però che è un problema che è continuato nel tempo attraverso molte riforme, quindi intende fare manutenzione piuttosto che un’altra riforma. Lo scopo principale è stabilire con chiarezza (e far recepire ai commissari) la distinzione tra abilitazione, decisa dalla comunità come livello minimo di qualità del candidato, e selezione, gestita a livello di ateneo in funzione delle esigenze locali. Deve essere forte la responsabilità dell’ateneo e le modalità di reclutamento devono essere valutate ex-post (previsione di decurtazione di fondi). Dopo la seconda tornata, che sarà svolta come previsto (a parte una proroga dei lavori delle commissioni al 30 Settembre – decreto in scrittura), intende trasformare le abilitazioni in un processo continuo con commissioni a rinnovo parziale (seguendo, sembra, il suggerimento CUN in materia). Si è intuito che sta ancora lavorando a raccogliere idee su come si dovranno svolgere le successive tornate.

Reclutamento e finanziamento

La Ministro si è detta consapevole dei rischi del sistema per il sottofinanziamento, e si è detta pronta ad un confronto con il MEF (rapporto MIUR-MEF delicatissimo) sulla questione anche se nutre scarse speranze riguardo a risorse fresche (il turn-over resterà bloccato come previsto). Vuole discutere con il MEF per la abolizione dei punti organico e la anticipazione dei tempi di definizione ed erogazione del FFO per facilitare la programmazione degli atenei (a questo proposito avrà un incontro con il Ministro Padoan la prossima settimana verosimilmente il 7 maggio). Ha inoltre affermato che intende applicare appena possibile il criterio di costo-standard per studente, previsto dal DM 49/2012, informando che gli studi necessari sono stati conclusi. Il decreto sul FFO dovrebbe uscire entro l’estate.

Semplificazioni e procedure

Di fronte alla folta serie di domande riguardo le procedure, è sembrata critica verso l’ANVUR (“si è allargata”) il cui ruolo è da ridefinire (ma non ha dato indicazioni precise). Ha espresso una forte sensibilità per le proposte di semplificazione delle procedure. Ha ribadito che intende ripensare il sistema di selezione ai corsi a numero programmato in quanto i test pre-iscrizione così come sono ora non sono lo strumento migliore.

 

Attività del CUN

Il presidente Lenzi ha segnalato alla Ministro che, tecnicamente, è scaduta la data prevista per la revisione dei settori disciplinari (prevista dalla 240/2010 art. 15 e decreti attuattivi), questione della quale presumibilmente si discuterà in parallelo con la “manutenzione” della ASN.

Vi segnaliamo che è intenzione del CUN produrre un documento con proposte su possibili semplificazioni burocratiche in modo da sfruttare la dichiarata sensibilità politica sul tema. A questo scopo stiamo raccogliendo segnalazioni su criticità organizzative/burocratiche che potrebbero essere inserite nel documento. Tralasciando le questioni più ovvie e generali (dottorato, AVA, abilitazioni) su cui abbiamo già molto materiale, ci interesserebbero questioni di natura burocratica che incontrate nella vostra attività lavorativa che costituiscono un ostacolo all’efficienza del vostro lavoro o della vostra struttura (a qualunque livello). Vi saremmo grati se, nel caso, poteste fornire una breve descrizione del problema burocratico e, se possibile, anche i riferimenti regolamentari e/o normativi da cui discende. Potete inviare segnalazioni direttamente all’indirizzo marco.valente@univaq.it.

In coda alla adunanza si è iniziato a discutere di una bozza di documento per la riforma delle figure universitarie pre-ruolo. Questo documento di lavoro (approvato, come bozza, solo dalle commissioni stato giuridico e ricerca, ma non dall’aula) prevede la eliminazione delle figure dei ricercatori RTD tipo a e RTD tipo b sostituite da una nuova figura (“Professore Junior” o “Professore a tempo determinato”) con un contratto di lunghezza massima prefissata, che dia accesso al ruolo in caso di ottenimento dell’abilitazione e obbligo di didattica equiparato agli altri docenti. Se la discussione porterà ad un documento condiviso alcuni consiglieri intendono usare lo stesso sistema di discussione su una singola questione bel delineata per altri aspetti. Ad esempio, si sono menzionati: gli assegni di ricerca e la distinzione tra reclutamento ed avanzamento di carriera.

In ultimo, si segnala che una delegazione del CUN (vicepresidente Barbati, consiglieri Rossi e Tine’) è stata invitata per un’audizione informale dalla Commissione Cultura della Camera sul documento riguardo al reclutamento (video).